

"Non capisco perché dovrei fare squadra con Tommaso", sbuffò Stella guardando la lista dell'IA. Tommaso rise: "Forse sarà divertente! Sono curioso di conoscere la tua astrofisica." Dal fondo, Marta sospirò, trovando accanto a sé Riccardo, con lo zaino pieno di bombolette da street art. "Forse l'IA vuole farci cambiare prospettiva,” sorrise Giulia, solare e pronta a iniziare. Nessuno sapeva cosa aspettarsi, ma qualcosa nell'aria prometteva avventure.

L'IA assegnò al gruppo una sfida: creare insieme una presentazione speciale. "Potremmo fare un modello del sistema solare!" propose Stella, sperando nell'aiuto di Tommaso con la musica. Riccardo suggerì: "E se lo colorassimo con degli spray sicuri?". Marta si offrì di organizzare tutto nei minimi dettagli. Giulia, entusiasta, incoraggiò: "Uniamo tutte le nostre idee!". Gli amici iniziarono così a collaborare con sorrisi e battute.

Durante la preparazione, Marta si accorse che Riccardo era bravissimo a disegnare i pianeti. "Wow, non lo sapevo!" esclamò sorpresa. Tommaso suonò una melodia per accompagnare la presentazione, mentre Stella aggiunse storie sulle stelle. Giulia intanto aiutava nei momenti difficili, facendo ridere tutti. Lavorando insieme, scoprirono talenti nascosti e nuove amicizie.

Il giorno della presentazione, la classe applaudì entusiasta il lavoro del gruppo. "E pensare che non volevo nemmeno iniziare!" rise Stella guardando i suoi nuovi amici. L'IA osservò silenziosa: la sua missione era compiuta. "La tecnologia ci ha fatto conoscere, ma l'amicizia l'abbiamo scelta noi", disse Giulia. I ragazzi capirono che la diversità era la loro forza. Da quel giorno, restarono uniti, pronti a nuove sfide insieme.
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